giovedì 9 gennaio 2014

Dell'invecchiare


"I giorni passavano uno in fila all’altro con il loro fastello di cose sempre simili, appena impercettibilmente diverse, come il mio viso. Il tempo lavora così, con sistematica gradualità.
Un invisibile ma implacabile movimento ci usura. La trama dei tessuti si allenta e si riassesta sul telaio delle ossa, e un giorno, senza che ce nessuno ti abbia avvisato, indossi la faccia di tuo padre".  

Margareth Mazzantini, Non ti muovere, Mondadori, Milano, 2001, pag.261

2 commenti:

Filo ha detto...

É proprio così. il libro della Mazzantini é molto bello. :)

iriselibellule@gmail.com ha detto...

Un anno fa una mia cugina che non vedevo da tanto mi ha detto proprio questo, che stavo cominciando a somigliare in modo imbarazzante a mio padre. Capisco l'imbarazzo.