lunedì 23 aprile 2012

La lettera di Bianca



Chi scartabella negli archivi vive diversi tipi di emozioni. E' senz'altro appagante trovare ciò che si cerca, ma è ancor più esaltante trovare documenti inaspettati e i cui contenuti sorprendono non poco.
E' ciò che è capitato alla professoressa Anna Maria Ceriolo Verrando, solerte ricercatrice storica di Bordighera che, nell'esaminare gli atti del notaio Simone Lamberti di Vallecrosia vissuto nel 1600, rinviene una lettera allo stesso destinata e rimasta non a caso tra i suoi documenti. Eh sì, non a caso perché sul retro di quella lettera, piegata tra l'altro in modo diverso dagli altri documenti, erano riportati due atti, che per forza di cosa dovevano essere depositati insieme agli altri.
Una lettera d'amore, una lettera di una monaca di nome Bianca. 
La professoressa ci pensa su alcuni anni, ma poi decide di portarla a conoscenza del pubblico e prepara un'accurata presentazione, contestualizzata nell'epoca e nei costumi del tempo in maniera dettagliatissima.
Gli amici di Mac Fiorucci, scomparso improvvisamente un mese fa e presidente dell'associazione culturale Il Ponte di Vallecrosia, decidono allora di dedicare uno spazio a questo evento ...continuando il cammino di Mac.
Ieri sera, alle 18.00, nella sala polivalente di Vallecrosia, un pubblico numeroso ha presenziato a questo incontro, la cui valenza era duplice. Anch'io sono andata ed abbiamo trascorso un'ora molto piacevole: accidenti, una lettera d'amore di una monaca, da cui si rinviene esserci un carteggio assai assiduo tra i due; una donna che sa scrivere nel 1600 e osa manifestare il suo amore benché si trovi in convento; l'allusione al sostegno economico che il notaio dà al convento con il benestare della superiora; la forza di esprimere a quell'epoca un sentimento d'amore con disinvoltura e quale unica ragione di vita... Decisamente affascinante. 
Al tutto aggiungerei anche la tranquillità di non essere interrogata, dato che la prof.ssa Verrando fu la mia insegnante di italiano in seconda superiore!


1 commento:

Gian Paolo ha detto...

Grazie a nome de "Il Ponte".
Con un piccolo ap punto:
di Bianca si sa poco, se non che fosse una donna in gamba, mentre tu l'hai fatta diventare monaca!